September 12, 2025

La Convenzione sui Diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza OGGI

La Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza è una documentazione “approvata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989, ratificata dall’Italia con legge del 27 maggio 1991, n. 176, depositata presso le Nazioni Unite il 5 settembre 1991”.

Emerge in un contesto in cui si reputa necessario legalizzare e tutelare i diritti dei “fanciulli” (si utilizza questa terminologia per tradurre il più ampio spettro della terminologia inglese “child”, che comprende bambini, ragazzi, adolescenti) e permette inoltre di non trattare più il singolo minore come una versione, appunto, ridotta dell’adulto, ma come un essere senziente con bisogni e necessità, primarie e non, del tutto differenti dagli adulti stessi.

Con questi approfondimenti tematici vogliamo mettere in luce principi che, nel contesto attuale, riteniamo non siano garantiti e che, sicuramente, causeranno cambiamenti sostanziali nelle vite degli adulti e delle società future.

Come nei nostri progetti sosteniamo che tutto ciò che realizziamo con e per bambini possa creare adulti più consapevoli un domani, allo stesso modo il contesto in cui stiamo attualmente facendo crescere i kids modellerà i loro atteggiamenti e le loro future relazioni con sé stessi e con gli altri.

Una parte della premessa alla Convenzione, che qui riportiamo tradotta all’italiano, attesta che:

“Considerando che, in conformità con i principi proclamati nella Carta delle Nazioni Unite, il riconoscimento della dignità inerente a tutti i membri della famiglia umana nonché l’uguaglianza e il carattere inalienabile dei loro diritti sono le fondamenta della libertà, della giustizia e della pace nel mondo, 
Tenendo presente che i popoli delle Nazioni Unite hanno ribadito nella Carta la loro fede nei diritti fondamentali dell’uomo e nella dignità e nel valore della persona umana e hanno risolto di favorire il progresso sociale e di instaurare migliori condizioni di vita in una maggiore libertà, …”

Due sono i punti sostanziali:

  • i diritti di ogni essere umano vanno tutelati, in quanto solo così è possibile garantire  giustizia e pace nel mondo;
  • ogni individualità umana ha valore personale e sociale, e per questo è importante per lo sviluppo della società garantire i diritti che seguono alla premessa in questione.

Ad oggi, dall’ottobre del 2023, si contano più di 20 mila morti a Gaza, e non è l'unico caso di strage di bambini, ma senz'altro quello più drammatico, un vero e proprio genocidio in atto.

Nel 2024, 473 milioni di bambini si trovano in situazioni di guerra, praticamente 1 su 6.

Come possiamo pensare che questo non abbia conseguenze profonde sul futuro delle popolazioni e società che resteranno in vita, distrutte nelle loro dignità, vitalità e relazioni? Come reagiranno i bambini sopravvissuti al genocidio?

Si deve parlare di salute fisica, fame e sopravvivenza, ma si dovrà anche parlare della responsabilità che abbiamo sulla crescita di chi resta e sul loro futuro, in cui si troveranno dopo le sole nostre scelte.

Si dovrà parlare di relazioni e di tolleranza, di dialogo e rispetto, di crescita collettiva e individuale, di inclusione.

Si dovrà parlare e si dovrà agire.

Fonti:

ONU, Convenzione sui Diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza (1989).

ONU, Dichiarazione Universale dei Diritti del Fanciullo (1959).

Save the Children, Gaza: oltre 20.000 bambini uccisi in 23 mesi di guerra (2025). https://www.savethechildren.it/blog-notizie/gaza-oltre-20000-bambini-uccisi-23-mesi-di-guerra

Unicef, Il 2024 è stato uno dei peggiori anni per i bambini che vivono in aree di conflitto (2024). https://www.unicef.it/media/il-2024-e-stato-uno-dei-peggiori-anni-per-i-bambini-che-vivono-in-aree-di-conflitto/

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